Cambiare i franchi svizzeri in euro: 5 errori da non fare
Sei in Svizzera da poco o residente di lunga data, per cambiare valuta ti affidi solo alla banca oppure guardi già con interesse ai servizi online: condividiamo con te 5 errori comuni in materia di cambio e le soluzioni giuste per correggere il tiro.
#1 Trasferire CHF in Francia direttamente dal conto bancario svizzero
Probabilmente avrai già provato a trasferire i franchi svizzeri direttamente sul conto francese in euro. Se questa soluzione sembra la più semplice e veloce, non è sempre la migliore.
Trasferire CHF verso un conto in EUR vuol dire fare un costoso bonifico internazionale. Ricordiamo che il bonifico internazionale consiste nel trasferire una valuta da un Paese a un altro; e i due conti bancari possono avere la stessa valuta o due valute diverse.
Se si vogliono trasferire dei franchi da una banca svizzera verso un conto in euro in Francia, il bonifico comporterà un’operazione di cambio perché la valuta di emissione è diversa da quella di destinazione. La banca francese cambierà automaticamente i franchi svizzeri in euro quando li riceve. Questo comporterà delle commissioni di cambio di cui non si è informati e un tasso di cambio CHF-EUR probabilmente poco vantaggioso.
Invece, con un servizio di cambio valuta online come b-sharpe, l’operazione sarà eseguita al tasso migliore indipendentemente dalla destinazione. Una volta fatto il bonifico bancario in franchi svizzeri, la somma risulterà accreditata sul conto corrente francese in media entro due giorni lavorativi.
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#2 Scegliere una banca presente in Svizzera e in un altro Paese
La presenza internazionale di un istituto bancario è un aspetto molto importante quando si cerca una soluzione di cambio CHF-EUR.
Eppure, ha un costo che si ripercuote necessariamente su altri servizi come:
- la carta di credito;
- il margine sul tasso di cambio;
- i costi di gestione del conto;
- e altre commissioni.
La conversione, che si potrebbe credere gratuita, ha dei costi reali. E siccome le banche non comunicano i loro margini di cambio, è impossibile quantificare l’interesse reale sul piano finanziario.
#3 Passare da una banca per il cambio CHF-EUR
Essendo specialisti del cambio valuta con sede a Ginevra, abbiamo capito che le esigenze e le aspettative dei clienti non erano soddisfatte da istituti bancari che ricavano più del 25% degli utili dalle operazioni di cambio.
Oggi, le banche non riescono più a proporre servizi di cambio realmente vantaggiosi e trasparenti. Gli sportelli di cambio hanno altri limiti ancora.
La banca può prelevare un margine fino all’1,65% (contro solo lo 0,50% di b-sharpe), senza parlare delle commissioni di cambio e della disponibilità dei consulenti che può lasciare a desiderare.
Sia come cliente privato che azienda, la nostra squadra di specialisti del cambio e del trading risponde alle tue domande in tempo reale via chat, telefono o e-mail.
#4 Rimborsare il mutuo in valuta e fare il cambio con la banca
Non si è obbligati a passare dalla banca per rimborsare il mutuo di un’immobile venduto in un’altra valuta. Come per qualsiasi altra operazione di cambio, i servizi online possono essere vantaggiosi.
Una volta venduto l’immobile, se la somma per rimborsare il mutuo (associato a una garanzia sotto forma di cauzione) è in euro, sarà versata su un conto in euro.
A questo punto, b-sharpe effettua la conversione EUR-CHF e trasferisce la somma sul conto corrente in franchi svizzeri per rimborsare il credito alla banca.
#5 Fare una vendita a termine da cliente privato
Di per sé, la vendita a termine può sembrare una buona idea: ogni mese, la banca acquista dei franchi svizzeri che converte in euro, a un tasso fissato in anticipo per un dato periodo (da 3 a 12 mesi). In questo modo, saprai a quanto ammonta la spesa indipendentemente dalle fluttuazioni del cambio o dall’instabilità dei mercati dovuta a eventuali cambiamenti politici.
Comunque sia, sicurezza vuol dire costi elevati: la banca fa pagare il rischio zero della vendita a termine con un margine importante, oltre alle spese di gestione. Il costo di questa sicurezza è integrato al contratto attraverso un tasso di cambio fisso che non è più interessante di quello a pronti.
In caso di imprevisto, la vendita a termine non è sinonimo di flessibilità. Un’eventualità della vita come la perdita del posto di lavoro può interrompere il contratto di vendita a termine concluso con la banca; e la fine anticipata comporta generalmente dei costi elevati.
È giusto e normale così? Sì e no. Che dire delle penali applicate quando si disdetta il contratto? Più il tasso di cambio alla disdetta del contratto (o tasso spot) è lontano dal tasso di cambio a termine, più alte saranno le penali.